Da bravo ragazzo a servo devoto della madre della mia ragazza

Contributo inviato da Claudior3 che ringraziamo, e leggermente ritoccato nella forma dalla redazione. Buona lettura.

Mi chiamo Claudio, ho 26  anni e quella che vado a raccontare è la mia storia. Tutto è iniziato 6 anni fa, ero sempre stato un amante delle donne forti che facevano valere la loro supremazia ,nella mia famiglia quel ruolo che tutti brutalmente definiscono di “portare i pantaloni” non ce l’aveva mio padre o mio nonno bensì mia nonna, la madre di mio padre. Quando parlava lei tutti rimanevano zitti e ascoltavano, era sempre lei a prendere le decisioni in casa. Per lei io contavo poco o nulla. Sì c’era affetto, ma a differenza di mia sorella io nn potevo sgarrare, se lo veniva a sapere la nonna erano guai, mentre mia madre, con la quale andavano d’accordo, non interveniva. Già in quei momenti iniziai a essere affascinato da questo suo modo di essere, e a ricercare questo nelle ragazze pur con scarso risultato. Almeno finché non conobbi Teresa. Iniziammo a frequentarci e dopo forse un mese mi disse che voleva presentarmi la madre.
I suoi erano separati e i miei amici mi misero in guardia su di lei: dicevano che era una vera arpia, ma la cosa anziché farmi paura mi procurava interesse e eccitazione allo stesso tempo. Mi ero informato su internet riguardo a questo mio interesse verso le donne dominanti, imparando cosa fosse il femdom e quanto fosse diffuso. Il Mattino successivo alla serata in cui Teresa mi aveva invitato a conoscere la sua famiglia lo dissi a casa. Ci fu un silenzio tombale, tutti come al solito aspettavano che la nonna parlasse. 

Nonna: “Tutti fuori tranne tu Claudio”

Tutti si dileguarono dalla cucina. Rimasti soli mi fece una sonora strigliata d’orecchie sostenendo che prima di prendere certe decisioni dovevo chiedere il permesso. E per rinforzare il concetto batteva più volte il cucchiaio sul tavolo se tentavo di rispondere, Mi disse che sarei potuto andare ma a condizione che poi le avrei fatto conoscere a mia volta Teresa . Dunque la sera prestabilita mi presentai a casa sua e fu l’occasione in cui conobbi Angela, la madre 50enne di Teresa, con un aspetto decisamente giovanile, un fisico snello e un’aria che effettivamente incuteva timore. Abbassai immediatamente lo sguardo, come se nn meritassi di guardarla negli occhi. Indossava un vestito in pelle nera, La cena filò liscia anche se ad un certo punto quando dissi chi era mia nonna il suo sguardo sembrò cambiare, come fosse divertita, Ma non commentò. A fine cena salutai e lei mi squadrò da cima a fondo .

Io : “spero di rivederla presto signora Angela” 

Angela: “contaci più presto di quanto immagini”.

Tornando a casa nn potei fare a meno di pensare a quanto fossero differenti Teresa e sua madre la prima era una ragazza un po timida, anche a letto non era un granché, ma in compenso aveva un fisico pazzesco. Angela invece era la classica donna a cui mi sarei inginocchiato a leccare i piedi senza chiedere altro. Il mattino successivo mi alzai un po prima così da evitare ramanzine o interrogatori ma davanti alla porta della cucina c’era già la nonna. 

Nonna: “niente domande prendi le chiavi della macchina e andiamo”

Non obbiettai. Seguii le sue indicazioni fino ad arrivare in un parcheggio dietro un grande magazzino fuori città, Mi intimò di scendere. Si avvicinò una macchina parcheggiata poco lontano. Finché non la riconobbi: era Angela, si fermò davanti a noi.

Nonna: “Te l’ho portato è tuo fino a stasera” feci per obbiettare ma un ceffone da parte di mia nonna mi fece desistere.

Nonna: “tu nn ti azzardare a parlare e fa ciò che ti chiede”

Angela: “ieri sera sembrava avere paura di me ma ha carattere il verme”

Nonna: “Si, a differenza del padre e del nonno ha le palle, ma con un po’ di tempo diventerà più bravo” 

Salgo in macchina dietro durante il tragitto nessuno dei due parla,arriviamo difronte a una casa fuori dal paese Angela mi da le chiavi dicendo di scendere ad aprire il cancello lo faccio senza fiatare, entriamo in casa sono imbambolato nn so cosa fare. 

Angela:avanti inginocchio…..lo faccio come se fosse naturale lei si siede sopra una poltrona e mi fissa.

Angela: “Dunque parliamoci chiaro, io sono una Mistress e tu d’ora in poi sarai il mio servo e ti insegnerò a servire noi donne. Per mia figlia aspiravo a qualcosa di meglio ma tanto voi uomini siete tutti uguali: delle nullità che devono obbedire”. 

La fisso senza parlare. Sono intimorito ed eccitato allo stesso tempo. 

Angela: “Dunque d’ora in poi farai tutto ciò che ti ordinerò, in caso contrario te la vedrai con la tua amata nonna”.
Annuisco. Lei mi porge il piede e mi ordina di pulire le suole inizio immediatamente. Lei ride compiaciuta e, finita una scarpa, mi porge distrattamente l’altra. Una volta terminato mi fa spogliare e mettere a pecora. Ho il cazzo durissimo quando mi intima di chiudere gli occhi. Obbedisco……passano alcuni minuti e mi ordina di riaprili mi fa vedere sul suo telefono le foto di me nudo a pecora. Il mio cazzo si affievolisce in pochi secondi.

Angela: “Bene! Il tuo cazzo sembra aver capito che con me nn si scherza. D’ora in poi ti scordati di infilare quel coso che chiami pene in qualsiasi parte di mia figlia, le darai piacere solo con la lingua 

Io : “Si Padrona” 

Angela: “Altra cosa: lo metteremo in gabbia e farò in modo da addestrare anche mia figlia affinché diventi una Mistress, così forse potrai diventare il suo futuro marito e cornuto”.

Continua…

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